Buona Pasqua di “resurrezione”.
Pasqua è alle porte, oggi è venerdì santo, giornata per me molto significativa perchè mi accompagna verso un silenzio interiore che mi predispone alla rinascita della Pasqua.
C’è un fiore che rappresenta molto bene questo passaggio della trasformazione verso la coscenza Cristica,è il fiore della Passiflora, fiore che rappresenta la passione della croce e la resurrezione del Cristo. Credo che la simbologia dei fiori e delle piante sia meraviglioso, questo fiore bellissimo incarna molto bene lo splendore dell’esaltazione dell’energia cristica che vibra in questo periodo di rinascita. Da oggi al giorno di Pasqua attraversiamo un “ponte” compiendo 3 passi nel buio per giungere alla trasformazione, guardate il fiore rappresenta benissimo i 3 livelli, grazie Madre Natura.
Portando attenzione è evidente che dall’equinozio primaverile che cade il 21 marzo, il ritorno della bella stagione e il rinnovarsi della natura è sotto gli occhi di tutti, il grande risveglio è avvenuto e ci accompagna acompiere il nostro.
Andando a cercare l’origine delle cose, ho scoperto che come molte delle antiche festività pagane, anche l’Equinozio di Primavera fu cristianizzato: la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’Equinozio , i cristiani celebrano la Pasqua commemorando la resurrezione di Cristo avvenuta proprio durante la festività ebraica denominata Pasqua, festa che ricorda l’esodo del popolo di Israele dall’Egitto.
Nei simboli e nelle tradizioni collegate a questa festa sono evidenti i ricordi di altre e ben più antiche festività . Il termine “Easter” con cui in inglese si designa la Pasqua ci riporta ad una antica divinità pagana dei popoli nordici, la dea Eostre, assimilabile a Venere, Afrodite e Ishtar, la quale presiedeva ad antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e alla fertilità dei campi.
I popoli Celti denominavano l’equinozio di Primavera “Eostur-Monath” e successivamente “Ostara”.
Il nome sembrerebbe provenire da aus o aes e cioè Est, e infatti si tratta di una divinità legata al sole nascente e al suo calore. E del resto il tema dei fuochi e del ritorno dell’astro sarà un tema ricorrente nel prosieguo delle tradizioni pasquali.
A Eostre era sacra la lepre, simbolo di fertilità e animale sacro in molte tradizioni. I Britanni associavano la lepre alle divinità della luna e della caccia e i Celti la consideravano un animale divinatorio.
Si dice che i disegni sulla superficie della luna piena raffigurino una lepre, ricordo questo dell’associazione dell’animale con divinità lunari. Questa raffigurazione della “lepre nella luna” appare nelle tradizioni cinesi, europee, africane e indiane. Nella tradizione buddhista le leggende narrano di come una lepre si sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, balzando nel fuoco. In segno di gratitudine il Buddha impresse l’immagine dell’animale sulla luna.
In Cina la lepre lunare ha un pestello ed un mortaio con cui prepara un elisir di immortalità. Gli Indiani Algonchini adoravano la Grande Lepre che si diceva avesse creato la Terra. Nell’antica Europa i Norvegesi rappresentavano le Divinità lunari accompagnate da una processione di lepri che portano lanterne. Anche la Dea Freya aveva come inservienti delle lepri e la stessa Dea Eostre era raffigurata con una testa di lepre.
La lepre di Eostre, che deponeva l’uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell’anno, è diventata l’odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità.
Così le uova pasquali si ricollegano alle tradizioni pagane in cui si celebrava il ritorno della dea andando a scambiarsi uova “sacre” sotto l’albero ritenuto “magico” del villaggio, usanza che collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.
L’uovo non è scelto a caso ma è da sempre simbolo di vita, di creazione, di rinascita.
Celebriamo quindi il ritorno della fertilita’ della terra.
Tutto cio’ che vive ha origine dalle uova, mammiferi, esseri umani e piante che attraverso il seme, che ha la stessa struttura di un uovo, la vita protetta da un guscio esterno, perpetua la vita.
Buona Pasqua di resurrezione a tutti, oggi ho visto le rondini tornare e ciò allieta il mio cuore rammentandomi che vi sono ritmi e meraviglie che nutrono la Vita ogni giorno.
Un caro abbraccio dall’Erbana, felice di tornare a sgambettar per prati e boschi.