Son dell’idea che amare i giovani racchiuda il saper l’amare e accettare sè stessi.
Durante la presentazione di un libro l’autrice ci ha chiesto cosa ognuno di noi può fare per contribuire al bene della società a livello spirituale per aiutare i nostri giovani.
Questa domanda ha iniziato a lavorare dentro di me, e varie ipotesi sono cominciate ad affiorare, i giovani richiedono tanta discrezione, cura, amore, hanno bisogno di essere apprezzati nella loro unicità e bellezza, e non sempre e solo criticarli, con essi occorre imparare velocemente a rispettare i modi e i tempi altrui, e avere la capacità di tornar noi stessi adolescenti e rammentare come eravamo noi alla loro età, i drammi che ci affliggevano, le difficoltà vissute nel crescere, gli scambi, le relazioni, i doveri, lo sperimentare il nuovo, le paure, l’arroganza, gli ormoni, i confronti, il corpo che cambia, la sessualità spinge con tutti i suoi nessi e connessi, insomma tanta roba.
Sono divenuta madre di due figli in giovane età e posso dire di essere cresciuta con loro, la loro adolescenza è stata turbinosa, come la mia d’altronde, e oggi come allora ho potuto constatare come l’esempio di noi adulti condiziona i giovani nei loro modi, occorre essere presenti e saperli ascoltare, dare la propria disponibilità ad esserci rimanendo a disposizione seppure stando in disparte, noi maturiamo con loro, bisogna essere pronti a gestire tante sfide quotidianamente e vivere giochi di forza senza voler vincere solo perché siamo adulti e quindi pensiamo di saperne di più, non è semplice, è un grande atto di amore.
Ho fatto mente locale a come il mio modo di essere ha potuto influire su di loro e cosa ho fatto per dare l’esempio, innanzitutto ho cercato di essere fedele a me stessa, cercando sempre di essere sincera, da sempre voglio vivere per quella che sono, senza dover nascondere la mia natura, di conseguenza intendo continuare a camminare sulle mie parole essendo fedele a ciò che mi anima, e amare, amare la vita, il mondo, la bellezza che mi circonda, amando Dio in tutte le sue manifestazioni.
Questo mi ha portato ad accettare che posso non piacere a tutti, e al tempo stesso non tutti devono piacermi, per anni ho cercato di vedere in ogni essere umano la presenza della Scintilla Cristica che ci anima, in alcuni è nascosta proprio bene bene, in altri è appena percettibile tanto che la posso solo immaginare presente, poi ci sono persone che non hanno nulla di umano, e sto imparando ad accettare anche loro, non è sempre facile, sono consapevole che siamo tutte creature che si portano dietro le ferite delle esperienze vissute, traumi, abbandoni, tradimenti, soprusi, violenze, mancanze, e come bambini ancora battiamo i piedi per terra per ottenere un semplice briciolo di amore o riconoscimento.
Questo concetto dell’accettazione è fondamentale per i giovani, ma anche per i meno giovani, aiuta a capire tante cose, almeno per me è stato importantissimo.
Semplicemente essendo me stessa, metto in azione l’AMORE che mi anima e lo dispenso a tutto quanto mi circonda, sia esso natura, cose, animali, piante o meravigliosi umani, naturalmente partendo da me stessa. EvViva la Vita, evviva l’Amore.
Om namah Shivaya