Antipatia digitale, antitodi e segreti per superarla.
Il digitale è una lingua? Le lingue non sono mai state il mio forte, ma ad oggi non è proprio possibile non stare al passo con i tempi. Tutto è veloce, e occorre allargare le proprie competenze. Ogni giorno, mio malgrado, sono costretta a parlare la lingua del digitale tecnologico. Non la conosco intuitivamente, non mi è semplice, ma cerco di capirla perché usandola quotidianamente, non potrei più farne a meno.
“Il digitale è una lingua, e come con una lingua che ci è straniera, non saperla in automatico è assolutamente naturale. In fondo abbiamo fatto anni di scuola per imparare a leggere e scrivere correttamente la nostra madrelingua… quindi aspettarsi di dover saper parlare digitale, senza alcuna formazione (come autodidatti o attraverso un’esperienza formativa), è ingenuo e crea aspettative impossibili da raggiungere … e la conseguenza è una frustrante delusione.” Che gioia quando Raffaella Isidori mi ha comunicato che intendeva creare occasioni formative modellate proprio per i “non-nativi digitali”, per chi “va in fastidio” quando deve aprire un browser o interfacciarsi con FaceBook o WordPress… Per chi vuole – magari deve – ma “non ci capisce” e sviluppa quella nota forma di Antipatia Digitale… EvViva! Finalmente, ecco l’occasione di partecipare ad un percorso dedicato a chi deve utilizzare Internet e i Social Media per il proprio lavoro, ma che soffre di #AntipatiaDigitale. Dimenticavo di dirvi che Raffaella oltre ad essere una mia carissima amica è la mia coach web.
Domenica 27 maggio presso lo splendido spazio messoci a disposizione dal punto di documentazione “Fermo Immagine” del comune di Bologna, ha avuto luogo la prima lezione di “Competenze digitali” condotta da Raffaella a Bologna, e io non potevo mancare! In prima fila mi sono abbeverata ad ogni concetto che sbrogliava le mie difficoltà. Io non sono una nativa digitale e faccio proprio fatica a stare dietro ai velocissimi sviluppi tecnologici. Negl’anni Raffaella mi è stata di preziosissimo aiuto sia creando il mio brand e guidandomi nella gestione/creazione del sito/blog dell’Erbana, che per aiutarmi a comprendere, ogni giorno di più, gli strumenti a mia disposizione. Metto mano al mio sito/blog quasi quotidianamente, con grande gioia, ci ho messo quattro anni a decidermi, anni durante i quali per paura o per pigrizia, il mio sito è rimasto fermo con le conseguenze del caso.
Ieri ho iniziato ad affrontare vis a vis la mia “antipatia digitale” e ho compreso che basta conoscerne le regole per averne meno paura. Nella comunicazione on line ci sono dei principi, non sempre rispettati da tutti i fruitori. Viene richiesta semplicità e chiarezza, brevità e pianificazione, attenzione, tutte linee guida che sarebbe bene apprendere nel quotidiano di ognuno di noi al di là del digitale.
Quando mi si parlava di browser, di url, di Phishing , inorridivo.. ignoravo quei termini a me sconosciuti, ma ormai entrati nel linguaggio corrente. Raffaella con un linguaggio diretto, chiaro e semplice ha spiegato l’urgenza e la necessità di superare l’antipatia digitale; con la sua bravura ha spiegato anche che internet possiede una “Netiquette” , ovvero una lista di cose da fare, una lista di buone pratiche da seguire, per sapere come comportarsi on line, e ciò ha fatto sì che la rete mi risulti oggi più simpatica.
Grazie Raffaella per avermi insegnato a domare le nuove tecnologie e poterle così mettere al servizio del mio lavoro quotidiano, ieri hai aperto un mondo, e ora desidero imparare ancora e ancora.
Mia figlia un giorno mi ha detto che sono un dinosauro tecnologico, mi ha chiamata la mia paleo-mamma, tanto sapere, tanto studiare e un’ignoranza tale?!? Il pc è il mio strumento di lavoro quotidiano, grazie a lui posso compiere una miriade di attività e oggi sono un po’ meno ignorante di ieri. Mi sono anche più chiari i mondi di Pinterest, di Istagram e di Twitter, da me temuti come lo era un tempo Facebook, semplicemente perché non lo conoscevo.
Il saper usare la tecnologia richiede proprio un cambiamento culturale. Raffaella ci ha mostrato antitodi e tecniche da apprendere per riuscire a superare l’antipatia digitale e su di me ha funzionato, ora mi sta un pò meno antipatica.
La vita 2.0 è affascinante, dovrebbe rendere tutto più semplice, e lo diverrà solo quando avremo superato l’antipatia per ciò che ci è sconosciuto, perchè è arrivato talmente in fretta da non averci dato il tempo necessario per capire ed adeguarci.
Non vedo l’ora di approfondire l’argomento, perché ho voglia di acquisire sempre più familiarità con questi strumenti. Ed ora, come per qualsiasi lingua che si rispetti, son pronta a migliorare la pronuncia ;-)
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