Il paniere della Val di Zena un sogno lungo “La Via del Fantini”.
La primavera è finalmente arrivata e anche in noi vibra forte il bisogno di riprendere una vita “normale” ricreando una sorta di nuovo quotidiano fatto di lavoro, ma anche di leggerezza da vivere in spazi ricreativi, di svago, di relax e di rinnovamento.
Accade quindi che si senta forte il bisogno di recarsi in Natura per rigenerarsi, e contemporaneamente si sente anche il bisogno di essere partecipi delle cose che ci circondano, con la necessità di non allontanarsi troppo da casa.
Sta prendendo così piede una sorta di turismo di prossimità, e in esso intravedo l’urgenza di “nutrirsi” di un qualcosa che trasmetta sicurezza, e la ricerca di luoghi che riconducono ad una memoria fanciulla, luoghi, per così dire, familiari.
Il Comune di Pianoro vanta la presenza di un piccolo paradiso verde che si apre alle porte della città: la Val di Zena.
In questa Valle, due Cammini, “La Via del Fantini” e “La Mater Dei”, stanno portando lungo i sentieri molteplici camminatori con tanta voglia di conoscere meglio i luoghi che la caratterizzano.
Per questi luoghi che tanto amo, sogno possa prender forma “Il paniere della Val di Zena”, un’offerta di turismo di prossimità anche esperienziale, non solo accoglienza, servizi e prodotti, ma visite alle aziende che offrono una didattica che passa dal cibo, dalla salvaguardia della natura e del paesaggio.
Per attivare un’economia circolare sul territorio, penso ad un turismo esperienziale che metta al centro le relazioni che potranno imbastirsi tra i turisti viandanti e gli abitanti della valle, consentendo a questi ultimi di proporre sé stessi attraverso l’offerta di servizi e prodotti, evidenziando le peculiarità del territorio, per creare tutti insieme un futuro sano e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico.
Creiamo un nuovo modello di sviluppo per una migliore qualità di vita per noi e per i nostri figli.
Ho provato a mappare le aziende della zona: B&B, ristoranti e trattorie, le aziende agricole con le loro Fattorie didattiche e agriturismi, artigiani, ma anche aziende che offrono servizi. Sarebbe interessante far emergere più competenze, come per esempio chi sa riparare le bici, chi sa cucire o ricamare, ma anche chi offre un sapere, o un artista, un fotografo, un ceramista, animatori e altro.
La mia idea è quella di “ricominciare da noi partendo dal km0”. Le persone, i prodotti, le competenze, grazie alle relazioni che contribuiscono a imbastire, unite vivificano il territorio. Gandhi diceva: “SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE”; seguendo questo pensiero ripartiamo creando relazioni, mettendo al centro le persone, esaltandone le loro storie legate a questi luoghi, facendo sì che tutto ciò si riveli una grande opportunità di ripresa.
La giusta accoglienza aiuta sì a promuovere il territorio, ma soprattutto invoglia a godere appieno della bellezza che ci circonda, e condividere esperienze, emozioni, luoghi, aiuta a sentirsi vivi e aumenta il grado di felicità e di gioia.
Personalmente, voglio essere utile alla comunità, fare la mia parte, per il bene di tutti, perché “Se io sto bene stai bene anche tu e viceversa dal tuo benessere dipende il mio benessere”.
Tra le persone che comporranno il “Paniere della Val di Zena” ci sono gli agricoltori, miro soprattutto alle Fattorie che potranno, attraverso una didattica dedicata, insegnare a coltivare la terra. COLTIVARE È METTERE IN PRATICA LA FIDUCIA, e avendo la certezza che dalla terra nascerà comunque qualcosa, impariamo ad avere fede, fiducia nel prossimo e della vita .
La Terra è Madre e noi siamo i suoi figli, rispettiamola, insieme siamo la grande forza per uscire da questa crisi morale e materiale.
Un caro abbraccio a tutti voi, e a presto. Un basen dall’Erbana
Come Guida Ambientale Escursionistica, mi occupo di cibo, erbe e trekking, creo percorsi didattici improntati sui temi della sostenibilità, del rispetto della Natura e della cultura del buon cibo che conosco dalla terra alla tavola. Sto creando questo progetto per muovere il cambiamento, mi aiuti?
Salve, leggendo il suo articolo con molto interesse sono rimasto colpito da una frase che mi ha colpito, la terra è madre e noi siamo i sui figli, rispettiamola.
X un figlio di contadini nato in val di Zena un bel po di tempo fa, tornato in valle e alla terra da un anno, questa frase mi riempe il cuore di gioia, una delle tante cose che mi piace fare camminare a piedi scalzi sull’erba e il contatto con gli alberi, mi da una sensazione di immenso piacere.
Detto questo x gli insegnamenti di mio padre che mi ha dato le nozioni x una buona pratica di coltivazione mi ritengo nel mio piccolo un custode del territorio,
Siamo un piccolo Agriturismo, al
momento pratichiamo pernottamento e qualche evento a tema coltiviamo ortaggi e alleviamo bestiame, pratichiamo vendita diretta in azienda e al mercato contadino di Pianoro.
La n/s azienda si trova nel fondovalle Zena a un km dal Lago dei Castori, il nostro nucleo famigliare è composto da due nonni, io e mia moglie, mio figlio e la sua ragazza…siamo fattorie didatticha e all’interno dell’azienda stiamo tracciando dei percorsi di treating.
Grazie x l’attenzione
Buona serata