C’è odor di primavera nell’aria.. e a me solletica cominciar a parlare di erbe spontanee per diffonderne la bellezza. Col fervore primaverile Madre Natura fa dono di sé con grande abbondanza, difatti è facile scorgere, anche in piccoli spazi verdi ristretti, una miriade di creaturine diverse. Tra le erbe spontanee ce ne sono tante edibili, ed è di esse che desidero parlarvi. Ricche di minerali e di antiossidanti sono utili contro lo stress, preziose per la bellezza della nostra pelle e la salute del nostro corpo perché ci donano la loro vitalità, e in più sono anche buone. Il loro sapore, a volte, ci porta a fare viaggi ancestrali in cui potrebbe esser possibile accedere ad una memoria antica. Le erbe più semplici da riconoscere sono: madama ortica, la bardana, la borragine, la preziosa malva, il meraviglioso sambuco, le rose, la lavanda, le primule e le viole! Sul mio davanzale da sempre crescono calendula e borragine, i primissimi semi mi son stati portati dagli uccellini quando in Saragozza abitavo al sesto piano, amo coglierne i fiori, godere dei loro meravigliosi colori e profumi, gioire dell’ebbrezza dei piccoli insetti che volteggiano da un fiore all’altro. Venite a trovarmi sul blog www.rockandfood.it dove per far conoscere una pianta alla settimana ho cominciato a scrivere una rubrica “Il prato nel piatto” in onore dell’amicizia che mi legava al grande Libereso Guglielmi, maestro e amico che quest’anno ci ha lasciati per correre sui prati celesti. A lui dedico questa ricetta per festeggiare la PRIMAVERA a tavola:
Torta salata di primule e viole – impastate una brisè o se preferite un pan-pizza, o comprate un rotolo di pasta sfoglia, farà da base alla torta salata che andremo a comporre. Stendete sottilmente la pasta in una teglia da forno, ricopritela di foglie di primula, spalmatela con una besciamella leggera o con una panna vegetale condita con olio Evo, sale e pepe, e infornatela. Quando si formerà una crosticina color nocciola chiaro, la torta è pronta. Lasciate raffreddare e cospargetela di fiori di primula e di violette. Di questa torta fatene una scorpacciata perché questi fiorellini meravigliosi potrete gustarli solo per un brevissimo periodo! È gioia pura, un sapore unico, è la primavera che esplode in noi inondandoci delle sue numerose informazioni. Le foglie di primula sanno vagamente di anice, le metto sotto la crema perché non si brucino. Che goduria! Buonissima Primavera a tutti voi!
Sperimentate sempre e abbiate cura di voi che siete l’ingrediente fondamentale della grande ricetta che è la Vita!
Vi abbraccio forte, io son l’Erbana figlia del Cielo e della Terra, autrice di “L’Erbana una Selvatica in Cucina”.
Articolo scritto per il mensile Vivere sostenibile, pubblicato nel numero di marzo 2017