Questa Via attraversa la Val di Zena, e nasce dal progetto di collegare il territorio partendo da San Lazzaro di Savena fino a giungere a San Benedetto del Querceto, toccando luoghi che hanno rappresentato rilevante importanza nella vita del Fantini, siti meravigliosi sia dal punto di vista paesaggistico, che geologico, ma anche archeologico, storico ed ambientale.
Una Via dedicata a Luigi Fantini, ma chi era costui?
Luigi Fantini (1895-1978) possiamo annoverarlo tra i grandi scienziati bolognesi del secolo scorso, rimasto nell’ombra perché era sì un grande studioso, ma autodidatta. Per tutta la sua vita, ha esplorato le colline e le montagne del bolognese, facendo importanti scoperte. Egli compiva le sue ricerche in campo, amava la speleologia, l’archeologia, la geologia, era un appassionato esploratore, ma anche valente fotografo e scrittore.
Chi lo vedeva aggirarsi per le colline armato di scala a pioli e martello, lo chiamava “al mat di sas”, ma lui preferiva definirsi “ricercaro appeninico” e la sua passione unita all’ entusiasmo ed alla sua curiosità verso il mondo che ci circonda, lo hanno guidato a compiere scoperte sensazionali.
Il Fantini amava andare alla scoperta dei tesori celati in questi luoghi così prossimi alla città, eppure così selvaggi e ricchi di Natura. Cresciuto all’interno del Parco dei Gessi, sempre immerso nello studio, ha ricostruito storia e preistoria del territorio. La Val di Zena era il suo luogo prediletto e l’ha saputa proteggere dalla speculazione legata allo sfruttamento delle cave.
Pensare a come ha vissuto ed operato, può essere di supporto per coloro che vorranno percorrere le orme del “Ricercaro” sulla Via a lui dedicata.
Questa Via invita a conoscere il lavoro di ricerca che Luigi Fantini ci ha lasciato in eredità, collegando vecchi sentieri dimenticati, resi ora di nuovo fruibili.
E’ possibile percorrere 50 chilometri soffermandosi sulle bellezze della Val di Zena, area museale a cielo aperto, ma anche visitando musei e centri visita per comprendere appieno la storia della nostra meravigliosa vallata.
La via del Fantini è stata suddivisa in quattro tappe, seguite i cartelli rossi e bianchi del CAI, riportanti il logo con la figura del Fantini, e sarà un’avventura percorrerla:
1° TAPPA – Museo della Preistoria Donini di San Lazzaro/Centro visite Parco dei Gessi al Farneto
2° TAPPA – Centro Visite Farneto/ Zena
3° TAPPA – Zena/Museo dei Botroidi della Tazzola/Monte delle Formiche
4° TAPPA – Monte delle Formiche/ Monte Bibele e area archeologica/San Benedetto del Querceto
Pronti a partire?
Come volete compiere questo percorso?
Una tappa alla volta?
Partendo da San Lazzaro o come fanno alcuni da Monte Bibele?
Ognuno faccia proprio il cammino nella Val di Zena, mille scelte si offrono al viandante che sa “vedere” ciò che lo circonda.
Percorrendo la Via, la presenza del Fantini si rivelerà una forza ancora tangibile, c’è chi sostiene di averlo visto di recente mentre esplora, instancabile, le colline e le grotte che tanto amava.
Questa una nuova Via invita al passo lento e attento al paesaggio, è percorribile in 2 o 3 giorni, ma potete prendervi tutto il tempo che volete per esplorarne i dintorni.
Presto arriveranno una cartina e un sito dedicato, l’Associazione Museale della Val di Zena composta da molteplici soggetti volenterosi molto attivi per il bene del territorio ha lavorato alacremente per la realizzazione di questa Via e tanto ancora c’è da fare, inoltre, se vorrai, l’ associazione conta ben due guide ambientali escursionistiche di cui una sono io, e se vorrai vi guiderò per questi sentieri meravigliosi.
Buon cammino e un caro abbraccio dall’Erbana.
Molto, molto interessante. Spero ci siano altri appuntamenti simili prossimamente.
Ciao Natascia troverai le info dei prossimi appuntamenti a breve :-)
Interessante. Fantini è un personaggio davvero geniale, ha visto oltre il sentire della sua epoca. Merita una Via ed altro.