Ho avuto il grande piacere di partecipare a CondimentiOff 2024, sono stata invitata da Fabrizio Tito Cabitza di Articolture Bottega Bologna, e direttore artistico di CondimentiOff, a presentare “MANI IN PASTA con l’ERBANA”, format di cucina dal vivo, presso il teatro Biagi D’Antona a Castelmaggiore.
Chi mi conosce sa che adoro trasmettere alle persone la mia passione per le amiche erbe selvatiche e l’amore verso il mondo naturale che mi anima, così ho accettato subito l’invito e l’evento è stato coinvolgente.
Nel corso dell’evento mi sono state poste una serie di domande che sono sfociate in una chiacchierata amichevole con l’attrice Giulia Lorenzelli, attraverso questo scritto voglio condividere con voi parte di questa chiacchierata.
Un bel cesto di fresche erbe aromatiche che crescono copiose nel mio orto mi ha accompagnata, così da poter preparare il pesto dell’Erbana. Dopo anni di cucina e laboratori cucinieri, so per certo che questo pesto suscita sempre un grande successo, vuoi per il profumo che esprime, per i suoi colori o per la semplicità che occorre nel prepararlo, certo è che quando l’assaggi te ne innamori. Il pesto l’ho preparato in diretta, sotto le luci dei riflettori chiacchierando con il pubblico attraverso Giulia.
Quando interagisco con le persone io stessa resto stupita da ciò che racconto, ogni volta è diversa, dipende dall’energia che si crea, dal calore dei presenti, dall’atmosfera, dall’interesse suscitato e prestato dei partecipanti; ogni volta la trasmissione porta una luce diversa.
Ringrazio il pubblico presente alla manifestazione, in tanti avete deciso di uscire di casa malgrado il freddo birichino e siete venuti a teatro a sentirmi parlare di erbe e della bellezza della Vita.
Ecco a voi alcune domande e risposte dell’intervista avvenuta sul palco di CondimentiOff.
Quali sono stati i tuoi inizi?
Il cibo è sempre stato il motivo portante della mia vita sin dalla nascita, e l’ esistenza ha creato per me numerose opportunità affinchè io arrivassi a manifestare quale sarebbe stato il mio campo di azione in questo “giro di giostra”. Se guardo indietro vedo che ogni cosa mi è stata donata come ingrediente già pronto affinché io potessi coglierlo e utilizzarlo a mio piacimento. Amo ricordare la mia nonna paterna, durante la mia infanzia ho trascorso tanto tempo con lei perché i miei genitori lavoravano tanto. Quando ero bambina nel corso delle nostre passeggiate quotidiane, nonna mi portava a raccogliere le erbe spontanee e me le spiegava una ad una con nomenclature speciali affinchè io non le confondessi e non dimenticassi i loro usi e benefici. Nella mia ingenuità credevo che la nonna fosse povera, visto che invece di comprare le verdure al mercato raccoglieva le erbe dai prati, beata ignoranza.. La nonna Tecla mi ha trasmesso la fede e la devozione, e aveva una buona conoscenza della natura, decantava continuamente il meraviglioso giardino che aveva avuto in Puglia da ragazza, una masseria piena di ulivi con annesso frantoio, con ogni albero da frutto, agrumi, erbe aromatiche, lavanda, piccoli frutti, fiori, orti, il giardino dell’Eden da come brillavano i suoi occhi quando lo raccontava.
Durante il periodo delle elementari la mia famiglia si è trasferita in montagna per gestire un ristorante, e quando i miei genitori lavoravano ed io ero a casa da scuola amavo andare per boschi, e ricordo che spesso mi toglievo le scarpe per non sporcarle, quante cose mi han trasmesso quei boschi e quelle immersioni in solitaria in Natura.
Crescendo ho seguito le orme dei miei genitori e mi sono diplomata alla scuola alberghiera per divenire chef di cucina, ma ben presto ho compreso che le mura della cucina mi stavano strette, mi mancavano gli alberi e così la vita mi ha portata a lavorare presso strutture in campagna, aziende agricole, agriturismi, fattorie didattiche. L’amore per la Vita e per la Natura mi hanno fatto viaggiare e cambiare me stessa e il mio operare più volte affinchè potessi creare “l’abito” su misura per me. Così è arrivata l’Erbana.
Cosa si intende col termine Erbana nello specifico?
Questo nome mi è stato donato da un’anziana signora tanti anni fa. Fu un incontro magico in un periodo molto particolare della mia vita. Ella mi disse “Devi ricordare. Ricordati che tu sei l’incarnazione vivente di un’antica donna medicina, tu conosci le erbe che curano, riconosci le erbe velenose e sai utilizzare quelle che si mangiano. Unisci e dai valore a ciò che sai, a ciò che doni al prossimo, tu sei l’Erbana, capace di portare il cielo in terra”. Mentre pronunciava queste parole sentivo tutto il potere e la forza di ciò che stava dicendo, essa parlava alla parte più vera di me. Ci ho messo anni ad accettare quelle parole, poi ho capito che potevo entrare in quella veste e portarla con fierezza. Ne ho fatto il mio marchio che è stato benedetto all’uscita del mio libro “L’Erbana una selvatica in cucina”. Ricordare è come risvegliarsi, riconoscersi.
Il tuo stile si fa ad una visone: quale?
C’è tanto dolore sulla terra, desidero portare gioia e bellezza attraverso il lavoro che svolgo, attraverso i semi del sapere che spargo, i miei sorrisi, la mia accoglienza, il mio amore per la Vita. La Natura ci insegna, lei si mostra pura, integra, senza veli, e a noi suoi amanti, ci invita ad unirci e a spargere i semi della luce di cui siamo portatori. Insieme possiamo creare sempre più bellezza e portare Amore, Luce, Speranza che un mondo migliore sia possibile. L’Amore è la cura <3 .
Cosa vuol dire fare una cucina sostenibile? Tu tieni molto a questo aspetto
Sto per affrontare un argomento scottante, ma non posso sempre esimermi dal raccontare questa parte della mia vita. Alla nascita per problemi di salute stavo morendo di fame, memorie presenti in me hanno sempre inficiato il mio metabolismo, o troppo magra o troppo grassa, a 33 anni un avvelenamento ha minato la mia vita ed è stato il cibo unito all’uso delle erbe e alla mia intimità con Madre Natura a salvarmi. Poi a 50 anni durante il viaggio della mia vita in Nepal, un monaco tibetano mi ha dato l’opportunità di trovare il filo della mia matassa e “Rinascere”..
Ecco perché la mia cucina è semplice, per me il cibo cura, e così uso ingredienti freschi non processati industrialmente, seguo le stagioni come le erbe e l’orto mi hanno insegnato, e per quanto è possibile cerco di conoscere chi produce ciò che finirà sulla mia tavola, inoltre sale e olio in un piatto fanno la differenza. La conoscenza del corpo umano mi porta a sapere cosa fa bene dove e quando, e l’antica sapienza delle donne che mi hanno preceduta mi ha trasmesso la meraviglia dell’uso di erbe, fiori e spezie in cucina, per accogliere, curare, proteggere ed amare coloro che si siederanno alla mia tavola.
Ad un certo punto della mia vita promisi a me stessa che mai avrei cucinato per altri ciò che non fossi stata disposta a dare ai miei figli.
Quello che fa davvero la differenza in tutto quanto si fa è l’Amore, e l’amore richiede rispetto, presenza ed ascolto.
Mentre cucino amo pregare, benedire ogni ingrediente, ogni gesto, ed esprimo gratitudine e benedizioni per tutti. Il Divino fa parte del mio quotidiano e il cibo per me è sacro.
Mentre rispondevo a queste domande scendendo nella profondità di me stessa per essere autentica e utile a chi mi ascoltava, il pesto dell’Erbana ha preso forma, e uno splendido fresco profumo ha inebriato tutti noi.
Sono davvero felice quando posso parlare della bellezza della Vita, e son grata di conoscere il linguaggio delle erbe, delle stelle e della cucina per poter parlare con tutti voi.
Grazie, grazie, grazie. Che Dio ci benedica tutti, buon Natale! <3
Doni sempre amore, luce e bellezza! Che Dio ti benedica ora e sempre!💖 Luciana
Carissima Luciana che bella che sei! Sono infinitamente grata per la tua amicizia,
per ognuno di noi è arrivato il tempo di brillare, e l’amore è la cura!! <3