GAE è l’acronimo di Guida Ambientale Escursionistica.
Per anni i centri di formazione in Emilia Romagna non c’era la possibilità di accedere ai corsi per formare nuove Guide professionali.
Nel 2018 il centro di formazione FORMART di Porretta, ha dato il via al corso per divenire GAE e ci siamo iscritti in 7. Questo corso ha richiesto un grande impegno economico oltre che ad un cospicuo investimento in tempo, per mesi non abbiamo avuto un week end libero.
Al corso ho conosciuto delle belle persone, abbiamo condiviso la passione per le bellezze naturali, poi la responsabilità di questa professione, e lavorando in gruppo siamo diventati prima amici e poi colleghi.
Per mesi abbiamo camminato sul Corno alle scale, ma anche in Pianura, presso zone di grande interesse naturalistico, molteplici trekking accompagnati da professionisti che ci hanno insegnato le normative, le responsabilità, la sicurezza, le tecniche di conduzione, l’importanza dell’attrezzatura giusta, la conoscenza della cartografia, l’uso della bussola e del GPS, e tanto altro.
Ad ogni lezione comprendevo sempre più l’ importanza di essere formati e consapevoli, la grande responsabilità che una GAE ha, non ci si può improvvisare quando ci si impegna a condurre gruppi di persone disposte a seguirti, a camminare con te, occorre essere formati.
Ho compreso che ognuno di noi è una banca di saperi e che quando si è innamorati del territorio è bellissimo trasmettere la propria conoscenza a coloro che decidono di essere accompagnati in camminata da un professionista.
Per accedere al corso abbiamo dovuto affrontare un’esame che ha richiesto un impegno di studio abbastanza grande, gli argomenti spaziavano dalla conoscenza della flora e della fauna, partendo dalle basi di geologia, passando dalla legislazione vigente nei numerosi Parchi dell’Emilia Romagna, per giungere agli aspetti ambientali e naturalistici del territorio a 360°, comprese le aree protette, e le loro eccellenze.
Ho dovuto studiare molto e con impegno, e dove non capivo ho chiesto aiuto a chi lavora sul campo, si sono create amicizie e sodalizi in merito che tuttora concorrono a dare vita a proficui scambi.
Ad esame di ammissione superato il vero e proprio corso ha avuto inizio e alle nozioni ambientali e naturalistiche si sono aggiunte la meteorologia, le basi di primo soccorso che io avevo già, lezioni sul problem solving e il decision marketing, la geologia e la mineralogia, la micologia, la sentieristica e la segnaletica per organizzare e gestire i propri trekking sulle orme dei vari cammini italiani.
Giunti a fine corso abbiamo dovuto sostenere un ulteriore esame, e io posso dire con orgoglio di aver conseguito un ottimo punteggio finale. Il mio argomento di tesi sviluppava un trekking sul mio amato Monte. Sono stata Bravissima.
Inutile dirvi che finito il mio corso nel giro di poco tempo ne sono partiti altri tre, tutti full.
La formazione non finisce mai, e a fine corso mi sono iscritta ad AIGAE, un’associazione di categoria che ci tutela legalmente e ci assicura in maniera da muoverci sempre tutelati e in regola, noi e i nostri accompagnati saremo così assicurati, inoltre ci viene richiesto di seguire corsi di aggiornamento continui che la Regione Emilia Romagna organizza presso il proprio Archivio Cartografico.
Essere diventata una GAE mi riempie di gioia, ogni giorno imparo cose nuove e se prima mi sentivo tranquilla abbracciata da Madre Natura durante il mio camminare, ora mi sento tranquilla anche per le molteplici cose belle che ho imparato e molte ancora sono quelle che andrò ad apprendere. Un basen