Con la malva ogni male se ne và! Che gioia quando passato l’inverno comincio a vedere l’amica malva crescere a vista d’occhio e rinverdire interi tratti di strade, rotonde, prati. Adoro questa pianta e le sono riconoscente assai. Avevo poco più di vent’anni ed ero diventata mamma da pochi giorni. All’epoca di cibo ne sapevo poco, avevo il mio diploma da tecnico alberghiero, ero vegetariana da sei anni, ma lungi da me sapere che le solanacee potevano dare allergia soprattutto se consumate in inverno-primavera.. la mia piccola Mariangela da un giorno all’altro si era ricoperta tutta di piccole chiazze rosse che davano l’idea di darle molto fastidio.. il suo corpicino era in preda ad un “fuoco” che si espandeva fuori per dare l’allarme, ma ardeva da dentro, e dava l’idea di essere molto fastidioso. Fu un omeopata di Riccione a consigliarmi di farle delle spugnature con i fiori di malva e mi disse che io dovevo smettere di mangiare la salsa di pomodoro o l’insalata di pomodori, perché probabilmente nella bimba che allattavo al seno avevo scatenato una fantastica irritazione. Questo è stato uno degli episodi importanti della mia vita che hanno contribuito a farmi innamorare dei rimedi immediati di Madre Natura. Semplici spugnature di acqua blu, sì blu perché i fiori di malva in infuso colorano di blu, et voilà, tutto è passato! Io però ho dovuto metterci del mio cominciando a modificare la mia alimentazione. La Natura ci viene in soccorso, ma noi possiamo/dobbiamo fare la nostra parte. .
Nel linguaggio dei fiori MALVA esprime tranquillità, dolcezza e amore materno. Il suo uso come pianta curativa è antichissimo. Veniva utilizzata dagli antichi romani sia come alimento che come rimedio naturale. Il poeta latino Marziale Marco Valerio la usava dopo i bagordi,mentre Cicerone ne era così ghiotto da farne indigestione. I seguaci di Pitagora la adoravano, poiché pensavano che la pianta fosse sacra agli dei, e che fosse in grado di placare le passioni che rendono schiavo l’essere umano. E Plinio la suggeriva per ritrovare la tranquillità. Anche Carlo Magno le era particolarmente affezionato, tanto che la fece coltivare nel suo giardino perché le attribuiva straordinarie proprietà medicinali. Per la sua forma, bellezza e colore si crede aiuti a combattere le negatività e la leggenda vuole che la si esponga durante le notti di San Giovanni per acquisirne le proprietà magiche e medicamentose. Per le sue innumerevoli proprietà curative con “mal-va: il male se ne va”. I Greci la chiamavano malachè che significa “rendere morbido”. Ippocrate la raccomandava per le sue proprietà emollienti e lassative. Da sempre utilizzata come cibo perché disponibile in grandi quantità, e per di più, cibandosene, svolge il suo effetto antinfiammatorio e di blando lassativo.
La malva era ritenuta efficace per risolvere tutti i mali, calmante, emolliente, lassativa, protettiva sulla pelle e su tutte le mucose, antinfiammatoria e talmente ricca di mucillagini da avere dolci proprietà benefiche su intestino e gola. La sua mucillaggine forma una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci e quindi ne agevola l’eliminazione. La malva contiene mucillagini che stimolano le contrazioni dell’intestino e facilitano la rimozione e l’espulsione delle tossine dal nostro organismo in maniera non irritante e non violenta .Una mano santa!
Dove trovo la malva? Lei cresce nelle terre incolte purchè fertili e idratate, la si può trovare in campagna, in collina, ma anche lungo i bordi dei campi coltivati in pianura o di argini e strade, e su quasi tutti i terreni incolti. Preferisce i terreni concimati e freschi ma si adatta bene un po’ ovunque. È un’ erba molto comune che cresce spontaneamente anche nei pressi dei centri urbani e la si riconosce facilmente.. Lei abita vicino a noi e ci aiuta a tenere il più pulito possibile l’ambiente che ci riguarda. La sua fioritura comincia in primavera e si protrae per tutta l’estate, con bellissimi fiori di colore rosa/lillà molto graziosi. Il suo colore è molto rilassante e stimola le nostre percezioni intuitive, ci aiuta a fidarci dei nostri sentimenti, ad avere maggiore fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità e ci aiuta a ritrovare la pace e la chiarezza. Attenzione a quando la parte erbacea presenta piccole macchiette color ruggine, lasciatela lì, non raccoglietela, è infestata! Quando va in fiore è meravigliosa, portamento elegante, semplice, un po’ stimolino, attraente, fresco. I suoi fiori hanno cinque petali a forma di cuore di color lilla, ricchi di antiossidanti ottimi da usare in occasione di qualsiasi problema riguardi la pelle e le parti intime. Conosciuta da sempre come pianta omnimorbia, ovvero indicata alla cura di tutti i mali. La malva è una delle poche piante le cui virtù terapeutiche sono conosciute anche dai meno esperti.
L’uso della malva in cucina è molto diffuso, le foglie ancora tenere possono essere consumate come gli spinaci e possono essere aggiunte a minestre e ripieni. In cucina la malva è largamente utilizzata e si addice nella preparazione di minestre, polpette, insalate o frittate, per la preparazione di risotti, ravioli o misticanze. Il sapore è piacevolmente dolce. Possiamo utilizzare la malva come rimedio naturale preparando tisane, infusi e decotti utili per le loro proprietà antinfiammatorie, lassative, espettoranti e antibatteriche.
Nei tempi passati al termine malva si associava la parola omnimorbia per indicare che questa pianta rappresentava un rimedio contro ogni tipo di male. Ricchissima di componenti che la rendono un toccasana per la nostra salute e la nostra bellezza ,è una pianta dalle potenti proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. Protegge tutto il corpo dall’azione degenerativa dei radicali liberi.
Il suo impiego è particolarmente indicato sulla pelle. Poi c’è chi la usa per rilassarsi e l’aggiunge sotto forma di decotto di fiori di malva nell’acqua del bagno per rinfrescare la propria pelle; chi usa le foglie crude per curare il mal di denti, le afte, il sanguinamento gengivale e le affezioni del cavo orale; chi l’adopera per agevolare l’espulsione di liquidi in eccesso e tossine; chi sa che la malva aiuta ad ammorbidire le feci facilitando l’espulsione. Che dire degli antichi che strofinavano le foglie di questa pianta sui denti per sbiancarli e per avere un sorriso smagliante? Gli impacchi alla malva sono sfiammanti e molto adatti anche sulle zone più delicate del corpo. La delicatezza della malva è utile anche per occhi sui quali agisce come tonico. Davvero una pianta strabiliante e io le sono particolarmente grata.
Personalmente la uso insieme ad altre piante per fare ripieni di torte salate, l’uso che ne faccio è un uso prettamente di pulizia. Ne scotto una manciata di foglie e la trito finemente per poi berla con la sua acqua di cottura, la bevo per ripulire il mio intestino. Di solito la faccio la sera e la mattina mi sento un po’ come il “topo cagone” di Stranalandia, libro di Stefano Benni, che lo cita chiedendosi come faccia una creaturina così piccola a produrre tanta cacca.. ecco le mucillaggini della malva funzionano così, gonfiano le nostre feci aiutandole a raccogliere tutto il sudiciume che occorre portare fuori dal nostro corpo, fino a creare la così detta cacca da soddisfazione! Provare per credere! La malva, il lino, lo psilllium, tutti i portatori di mucillagine ci aiutano a fare una bella pulizia dentro di noi, operazione fondamentale per stare in salute, perché è importante ciò che entra in noi, ma anche quello che esce ha un’importanza fondamentale!!!
Proprietà molto simili alla malva selvatica ce l’hanno il malvone e l’ibiscus. Da sapere che la malva non presenta controindicazioni né reazioni allergiche e può essere utilizzata anche dalle donne in gravidanza
Ecco qui la mia ricetta a base di malva: TISANA ALLA MALVA
Mettere un pentolino d’acqua a bollire, quando la temperatura raggiunge gli 80° circa, ve ne accorgete dalle bollicine che si formano lentamente, spegnete il fuoco e versate nell’acqua calda 2-3 cucchiaini di foglie e fiori essiccati di malva, o anche freschi, e lasciate in infusione dieci minuti coperto, poi filtrate e la tisana è pronta. Ottima per calmare la tosse, per la decongestione delle vie respiratorie e per superare i sintomi influenzali.
Bene siam giunti alla fine, larga è la foglia, stretta è la via, dite la vostra che io ho detto la mia!
Sperimentate sempre e abbiate cura di voi! Un abbraccio dall’Erbana una selvatica in cucina!
Articolo scritto per Rock&Food