La melissa è una pianta che si fa notare per il suo dolce profumo.
La melissa cresce in pianura come in montagna, e seppure spontanea, è anche facile da coltivare sia in vaso che in giardino. Ama le zone ombrose e le fasce lungo le siepi. Fa parte della famiglia delle labiate come il rosmarino, la salvia, il basilico, la lavanda, ecc.
Durante le mie passeggiate primaverili, quando scorgo le prime piantine che spuntano sul ciglio della strada, sono felice, la sua presenza allieta il mio cuore. Adoro farne dei mazzi da regalare, noto che le persone la ricevono con grande piacere. Anche in estate è presente, è di un verde meno lucente, più coriacea e ricchissima di piccoli fiorellini bianchi. Lei ci accompagna per lungo tempo.
Come fare a riconoscerla? Assomiglia vagamente all’ortica, ha una forma gentile, armonica e delicata, di color verde tendente lievemente al giallo, foglie tonde e dentellate, lucide e non vellutate, e profuma di limone. Provate a strofinare con delicatezza le sue foglie senza strapparle, lei lascerà in maniera copiosa il suo delicato profumo di limone sulle vostre dita. Pare quasi una menta con foglie dentate, ma il profumo è limonoso, importante notare come questa pianta mostri delicatezza e forza al tempo stesso.
In primavera e in estate potrete raccogliere le sue foglie da essiccare per l’inverno da utilizzare in tisana, che potrà essere preparata con l’aggiunta di scorza di limone o arancia, una vera sciccheria. La melissa è considerata una vera e propria erba del relax, come la passiflora, la malva e la camomilla con ottime proprietà calmanti e sedative, utili in caso di tosse, raffreddore e influenza.
La melissa è una pianta officinale nota anche come erba limone, e dal greco significa miele.. difatti il profumo della pianta attira le api. Nell’antica Grecia l’appellativo ” Melissa” veniva usato per le donne considerate particolarmente sagge e ricche di virtù, tra le quali le Sacerdotesse dei misteri di Eleusi e di Efeso che in alcuni rituali lavavano mani e bocca col miele: la lingua perchè le parole fossero pure, le mani perchè le azioni fossero giuste.
E’ anche chiamata pianta di Venere perché le sue proprietà curano e prevengono in modo particolare problemi femminili, dai dolori premestruali agli stati ansiosi. L’idrolato di melissa lo si può usare come tonico per il viso e per risciacquare i capelli. Nel caso di punture di insetti ponete alcune foglie, appena colte, sulla parte dolente, ne trarrete sollievo. Si dice che una tisana di melissa assunta con regolarità ogni mattina, rinvigorisce l’organismo, rafforza la mente e allontana la malinconia.
Le foglie di melissa hanno un aroma delicato e naturalmente dolce, un profumo fresco, agrumato, ricordano il limone e la menta insieme. In cucina potete utilizzarne le foglie fresche nelle misticanze, per aromatizzare le salse, le marmellate e i dolci. La si usa nei gelati, nei biscotti, per gustose tisane, negli aceti o negli oli aromatici. Si sposa molto bene con il coriandolo fresco di cui ne mitiga l’aroma troppo intenso. Quando non è fresca, quest’erba perde molte delle sue virtù. La trovo meravigliosa abbinata alla lavanda e alla camomilla per realizzare dei cuscini che favoriscano il buon sonno; al rosmarino o al timo invece per la preparazione di cuscini balsamici e tonificanti.
Galeno e Paracelso la consigliavano per i disturbi psichici perché allevia le inquietudini e le tristezze del cervello. Avicenna nell’XI secolo le attribuiva “la meravigliosa proprietà di rallegrare e confortare il cuore”, ideale soprattutto per lenire la malinconia e superare i momenti più critici della vita. Carlo Magno ne ordinò la coltivazione nel giardino di ogni monastero del regno, in modo da averne sempre in abbondanza e Paracelso la definì elisir della vita, le attribuiva il potere di far rivivere anche il malato più grave..
La melissa è definita da sempre un’amica dell’umanità, le vengono riconosciute proprietà antispasmodiche che la rendono indicata in caso di indigestione, crampi addominali e mestruali, ma anche antinfiammatorie, ed è utilizzata nella cura di molti disturbi tra cui anche l’ Herpes simplex.
Per le sue proprietà sedative e calmanti è utile in caso di ansia e stress. È un ansiolitico naturale che aiuta a favorire il riposo notturno. Seda la tosse e abbassa la febbre, elimina le tossine presenti in noi svolgendo un’azione antibatterica grazie alla presenza di acido caffeico e acido rosmarinico. Fa digerire, apre il cervello, rimuove il batticuore, le immaginazioni e le fantasie, è il più popolare antispasmodico cui ricorrere nei momenti infelici dell’esistenza.
Di lei si dice che riesce a regolare la funzionalità tiroidea in caso di ipertiroidismo. È un vero toccasana per la pelle sensibile e arrossata: lenisce prurito, bruciore e riesce a cicatrizzare e ad accelerare la guarigione delle lesioni della pelle, anche quelle lasciate dall’acne, gli erboristi consigliano di diluire due gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio evo da applicare sulle zone colpite. Vi consiglio di evitare l’applicazione se la pelle è particolarmente irritata.
Durante i miei corsi amo raccontare che l’ “acqua di melissa” è stata inventata dai carmelitani scalzi francesi nel 1611 per calmare i bollenti spiriti delle suore che poverine facevano una vita un po’ pesante.. l’acqua di melissa era rinomata per la sua efficacia per un gran numero di disturbi, sia fisici, sia nervosi. Usata per curare l’ ipereccitabilità, il nervosismo l’insonnia, si preparava macerando melissa, limone, angelica, cannella, garofano, noce moscata e coriandolo, veniva usata anche come tonico e sedativo negli attacchi isterici e nelle convulsioni. Per le sue proprietà antispasmodiche era un rimedio popolare a cui facevano ricorso tutte le classi sociali nei momenti critici della loro vita.
RICETTA DELL’ ACQUA DI MELISSA: si prepara con 150 gr di melissa fresca, la scorza di un limone bio, 15 gr di cannella, 15 gr di chiodi di garofano, 15 gr di polvere di noci moscate, 5 gr di radice di angelica e 5 gr di coriandolo. Il tutto viene bollito per cinque minuti in mezzo litro di acqua, si aggiungono tre cucchiai di zucchero di canna chiaro e poi si lascia raffreddare. Solo da freddo vi si aggiunge mezzo litro di grappa,la si mette in un vaso chiuso ermeticamente e la si espone al sole per circa tre settimane. Lasciate macerare, agitando il vaso due volte al giorno. Una volta filtrata si conserva in bottiglie ben chiuse.
È un ottimo calmante, facilita le digestioni difficili, combatte le nausee ed il vomito, ridà colore alla faccia nei frequenti mal d’auto o di mare. Ho letto che si consigliava di prenderne un cucchiaino da caffè diluito in un po’ d’acqua prima dei pasti principali. Anticamente era molto usata per diversi scopi quando, l’assenza di farmaci tradizionali, la rendeva quasi insostituibile per ottenere alcuni effetti salutari. Contribuisce al rilassamento e al benessere mentale e a favorire il normale tono dell’umore.
Quante magiche proprietà possiede una piccola erba verde che se non fosse per l’odore meraviglioso passerebbe inosservata! Che meraviglia la Natura!!
Bene, siam giunti alla fine, “stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che io ho detto la mia!!” Così diceva la mia nonna Tecla, mia maestra d’erbe e di Vita. Vi abbraccio forte, Beatrice Calia, l’Erbana.
Articolo scritto per Rock&Food
Delicato e profumato il tuo commento, così simile alla dolce melissa che tanto amo ,la coltivo da sempre in ogni giardino che mi ha accompagnata,grazie