Il mondo dei libri è un mondo molto particolare e prezioso.
Quando entro in libreria mi sento come una piccola bimbetta golosa che entra in pasticceria col desiderio di poter infilare le dita in ogni barattolo di crema, in ogni vassoio di dolci, in ogni vaso di caramelle.
Amo entrare in libreria da sempre, da quando da bambina ho imparato a leggere, e quando entro in libreria mi devo dare un budget perché porterei a casa con me molti libri.
Avrei bisogno di altre due vite, almeno, per poter leggere tutti i libri che vorrei leggere.
Per il mio sesto compleanno mio padre mi ha portato alla libreria Minerva che si trovava un tempo sotto il portico del Pavaglione in pieno centro a Bologna. Rammento ancora la mia gioia e la mia emozione di quando all’uscita tenevo ben salde due sporte cariche di libri sostenute dalle mani del mio papà, mi aveva regalato i libri di Beatrix Potter, libri meravigliosi che ancora conservo gelosamente.
Lo spazio libri è da sempre parte integrante della mia casa, così era quando ero bimbetta, e da adulta ancor di più. Ricordo che una volta qualcuno mi disse che i libri in casa erano ingombranti e avrei potuto inscatolarli e riporli in cantina, che abominio!
I libri non si segregano, se non li si può vivere, occorre farli circolare, si regalano, si donano, si vendono. Io non riesco a prestarli, li presto raramente e a malincuore sapendo che il più delle volte non torneranno più a casa loro.
Oggi mi sono ritrovata a parlar della bellezza dei libri nella libreria di due care amiche che gestiscono una libreria importante. Che bello avere amiche libraie, ne ho diverse, dalla Sicilia alla Liguria, e ciò mi fa sentire ricca, fortunata.
Come vi dicevo stavamo parlando di libri e mi è uscito un pensiero dolce che voglio condividere con voi.
Parlando di libri e dei lettori dei libri, mi è scaturito il pensiero a me caro che i libri sono “creature”speciali. Per me sono cari amici con cui rapportarmi in vari momenti della mia giornata. Amo vederli, toccarli, sfogliarli, leggerli e rileggerli, alcuni amo anche sottolinearli e “strafugnarli” maltrattandoli un po’, ovvero vivendoli senza ritegno, sgualcendoli, segnandoli. Per me i libri rappresentano una materia viva, tangibile, necessaria. Il libro è quell’amico che è sempre presente, che c’è quando desideri trattare determinati argomenti, è quell’amico che puoi ascoltare e che se dice qualcosa che hai bisogno di riascoltare puoi tornare al punto prima e rileggerlo, ma puoi anche riporlo quando decidi che non hai più voglia di ascoltare le sue parole, o hai bisogno di pensarci un po’ su, di digerire il concetto. È quell’amico che anche se viene messo in disparte per prenderne fuori un altro non se la prende, non mette il muso e non fa paragoni con gli altri libri presenti nella tua vita, è l’amico capace di invitati a pensare, ma anche capace di farti lasciare andare ogni pensiero e accompagnarti nella gioia e nel relax. È quell’amico capace di nutrirti dell’argomento che più ami. È l’amico che ami anche quando ti svela come va a finire perché decidi di correre a leggerne la fine. Puoi ascoltarlo aprendolo in un punto qualsiasi e molto spesso ti dice esattamente ciò che necessiti.. I libri sono ottimi amici da compagnia, e sfogliarli spesso aiuta ad essere catapultati in mondi lontani.
Tenendo conto del mio amore per i libri e per la lettura, ho pensato che coloro che comprano i libri sono persone che necessitano di avere amici veri, presenti, compagni con pochi fronzoli, senza pretese, gelosie o invidie, nè aspettative. Portatori di condivisione, di argomenti che ci interessano, fautori di notizie, di curiosità, capaci di rispondere alle nostre domande e colmare i nostri dubbi.
Potrebbe essere che una parte di coloro che comprano libri facciano fatica a trovare amici veri, e forse, molto probabilmente mi sbaglio, è solo un pensiero.
Chi vende libri è come se desse da bere a coloro che giungono in libreria alla ricerca di un libro da portare a casa. A volte sai cosa desideri, a volte entri e ti guardi attorno alla ricerca di sentire quella vocina flebile che pare dire “portami con te, io, io, voglio venire io”. Un libro può essere davvero un buon amico capace di non farti sentire solo, abbandonato a te stesso. Con un libro da leggere non si è mai soli.
Nel mio studio, quando scrivo sono circondata dai miei adorati libri, mi piace averli intorno, accanto a me, mi sostengono, mi consigliano, sono i molteplici amici che mi nutrono.
Siamo un popolo strano noi lettori di libri, alcuni di noi amano il profumo della carta stampata, altri il rumore impercettibile che le pagine fanno nell’essere sfogliate, quasi fosse un canto delle pagine mentre si muovono, altri ancora godono nel toccare, del manipolare un volume.
A volte si cerca nel libro l’essenza di un amico vero, essenza che magari non si riesce a trovare nell’umanità che troppe volte dispensa false parole e falsi sorrisi infarciti di gelosie, cattiverie, invidie, e false verità.
Ciò non toglie che avere amici veri in carne ed ossa sia un grande privilegio e una preziosa ricchezza, purtroppo beneficio raro di questi tempi, da tener ben caro, una vera fortuna da nutrire e custodire.
Agl’amici io amo regalare libri, e quando nelle nostre case noto che abbiamo libri che ci accomunano, il mio cuore esulta, parliamo la stessa lingua, amiamo le stesse sfumature della vita, abbiamo amici in comune.
Questo dialogo ha aperto in me un capitolo interessante sul mio interesse libresco, interesse che intendo approfondire e coltivare.
Un caro abbraccio, grazie per avermi letta fino a qui, a presto. Beatrice